Melitaea athalia

(Rottemburg, 1775)

  • Sottofamiglia: Melitaeinae - Melitaeini
  • Apertura alare: 40-50 mm
  • Periodo di volo: mag - set
  • Diffusione: Comune
  • Piante nutrici: Orobanchaceae - Plantaginaceae - Scrophulariaceae

Informazioni

La Melitaea athalia è una farfalla comune e diffusa, di medie dimensioni, con apertura alare di 40 - 50 mm. Essa è facilmente confondibile con la congenere Melitaea nevadensis (Oberthür, 1904) o secondo la nuova nomenclatura Melitaea celadussa Fruhstorfer, 1910.* Melitaea athalia e Melitaea nevadensis/celadussa, sono distinte geneticamente e morfologicamente a livello di genitali. La Melitaea athalia in Italia risulta localizzata solo nell'estremo nord est (Trentino, Veneto e Friuli Venezia Giulia) la Melitaea nevadensis/celadussa nel resto della penisola, anche se sono note alcune fascie di ibridazione.** A livello europeo risulta assente solo dall'Irlanda ****

La Melitaea athalia possiede una spiccata variabilità nell'aspetto che la rende difficile da identificare.
La maggior parte degli esemplari presentano il dorso delle ali di colore arancione, intersecato da linee, lunule e disegni di colore marrone scuro. Il margine delle ali è di colore bianco con scacchi marroni. La parte inferiore delle ali posteriori presenta fasce concentriche bianco-crema e arancioni, fra cui la fascia chiara centrale risulta la più vivace e vistosa. Uno dei caratteri utili a distinguere questa specie, è la doppia linea nera che corre lungo il margine dell'ala posteriore, che in unione alla forma curva del margine dell'ala anteriore ed alla posizione geografica, danno alla sua identificazione un buon margine di certezza.
Carattere abbastanza costante è il colore bruno dei palpi labiali se vista da sopra.***

Frequenta habitat diversi dai prati secchi a quelli umidi, radure di montagna e di pianura, aree alberate, dal piano basale a quello alpino. Con una o due generazioni a secondo della latitudine, depone un gran numero di uova. Gli adulti vivono in colonie concentrate il che permette di rinvenire un gran numero di esemplari in aree ristrette. Sono visibili da maggio a settembre inoltrato.

Le uova sono deposte sulle piante ospiti ma a volte anche su essenze vicine. Si schiudono dopo circa tre settimane. Alla schiusa i bruchi rimangono tutti insieme in un piccolo nido setoso che abbandonano dopo circa 15 giorni per poi disperdersi ed ultimare la crescita. Sverna allo stadio di larva. Il bruco adulto della lunghezza di 25 mm, è nero con tubercoli di colore giallo arancio disposti su diverse file parallele e coperti di peli nerastri.

Diverse sono anche le piante ospiti, (Orobanchaceae - Plantaginaceae - Scrophulariaceae) principalmente Melampyrum e Plantago ma anche Veronica, Digitalis, Linaria e Achillea. La presenza del bruco è stata registrata anche su altre piante.


* An updated checklist of the European Butterflies (Lepidoptera, Papilionoidea)
https://www.researchgate.net/
** http://www.iucn.it/ - http://www.farfalleitalia.it/
*** P. Paolucci, Le farfalle dell’Italia nordorientale, Sommacampagna, Cierre, 2010, p.196
**** Lepidoptera mundi https://lepidoptera.eu/

Melitaea athalia
Melitaea athalia
Melitaea athalia
Melitaea athalia
Melitaea athalia
Melitaea athalia
Melitaea athalia
Melitaea athalia
Melitaea athalia
Melitaea athalia
Melitaea athalia
Melitaea athalia
Melitaea athalia
Melitaea athalia
Melitaea athalia
Melitaea athalia
Melitaea athalia
Melitaea athalia
Melitaea athalia
Melitaea athalia
Melitaea athalia
Melitaea athalia
Melitaea athalia